Estratti delle interviste. Per ulteriori informazioni contattate l’autrice.

Emma Bonino

Politico

“La lingua è lo strumento più importante per conoscere un paese e la sua gente… Come possiamo risolvere il problema dell’immigrazione se non capiamo le ragion per cui tante persone lasciano il proprio paese? Da questo lato o dall’altro lato del “lago” abbiamo bisogno di capire come vivere insieme”.

Cairo, Egitto. Novembre 2003

Amr Moussa

Segretario Generale della Lega Araba

“C’è sempre spazio per un cambiamento e tutti noi ­ in Egitto e negli altri paesi islamici ­ sentiamo di dover cambiare. Mi piacerebbe dire agli “occidentali” che, prima di ogni altra cosa, il mondo arabo non è il loro nemico. Questo non significa però che esso debba essere considerato semplicemente una risorsa economica. Da ultimo, il mondo arabo potrebbe essere sicuramente un loro amico…Non ci sono problemi tra musulmani, cristiani ed ebrei. Il problema è e resta la politica”.

Il Cairo, Egitto. Luglio 2003

Christine Beddoe

Direttrice di “ECPAT UK Protecting children everywhere”

Intervistata dopo la scomparsa di 77 bambini cinesi all’aeroporto di Heathrow

“Il 14 maggio un Comitato parlamentare britannico ha prodotto un nuovo rapporto sul traffico di esseri umani, con pesanti dichiarazioni in merito alla scomparsa di bambini. Il Comitato ha chiesto al Governo di condurre uno studio a livello nazionale su queste scomparse e sul presunto traffico di bambini. Subito dopo la pubblicazione dell’articolo sul quotidiano inglese The Guardian, il Primo Ministro ha chiesto immediatamente al Ministero dell’Interno di avviare indagini sulla scomparsa dei 77 bambini. ECPAT UK lotta per ottenere un sistema di protezione per tutti i bambini sospettati di essere vittime di un traffico illecito e per garantire modelli nazionali di strutture di accoglienza sicure”.

Londra (Gran Bretagna), maggio 2009

Mohamed Abdel Salam El Mahggoub

Sindaco di Alessandria d’Egitto

“Sviluppare e modernizzare una città è la prospettiva per il futuro. Passo dopo passo, i cittadini ed io raggiungeremo quest’ obiettivo: Alessandria d’Egitto tornerà ad essere la più bella città del Mediterraneo, la città che chiunque vorrà vedere”.

Alessandria, Egitto. Ottobre 2003

People of Birmingham (Alabama, U.S.A.)

Durante le elezioni presidenziali 2009

Adrian Mazur (studente di 23 anni vota McCain): “Sono stato in coda a lungo e ho avuto molto tempo per riflettere. Non possiamo fare più nulla, se non attendere questo annunciato ‘cambiamento’!”.

Branson Eubanks (specialista informatico di 25 anni vota McCain): “Il colore della pelle dei candidati ha decisamente influenzato la mia scelta in queste elezioni. Mi sembra che la gente abbia votato Obama solo perché è nero! Forse è per questo che io ho votato ‘bianco! Non ho nessun problema nell’avere un Presidente di colore, ma credo che molti abbiano scelto di votarlo solo per la sua pelle e non per il suo programma politico. Ho molta paura per il nostro paese! Non è un problema di razza, ma di contenuti!”.

Chris Dewberry (25 anni, tecnico di un laboratorio di riproduzioni digitali vota Obama): “Il colore della pelle dei candidati non è stato rilevante nella mia decisione. Ho votato Obama perché mi aspetto che riesca in qualche modo a ‘ristrutturare’ la reputazione dell’America nel mondo, dimostrando che il nostro è un paese cooperativo e non arrogante ed isolato, come lo è stato in questi ultimi otto anni”.

Dan Watkins (contabile di 25 anni vota Obama): “Confido che la politica di questo paese si sposti verso il centro. Vorrei che il nostro giovane Presidente abbandonasse la guerra in Iraq e si concentrasse più sugli obiettivi interni. Mi piacerebbe inoltre che s’investisse di più nella ricerca delle cellule staminali”.

Brett Lass (24 anni, dipendente del dipartimento ‘Data and Inventory’ della società Verison Wireless vota Obama): “Sono felice di avere Obama come Presidente, anche se ancora non capisco come riusciranno i democratici a mettere a posto questo disastro!” Riferendosi alla guerra in Iraq, al problema degli alloggi e, da ultimo, alla crisi finanziaria, ci dice: “Mi aspetto che il nuovo Presidente riesca a condurre gli Stati Uniti nella giusta direzione”.

Brett Short (commerciante di 25 anni vota Ralph Nader): “Sì, ho votato! Ma non per Obama, e neppure per McCain. Ho scelto un candidato indipendente: Ralph Nader“ spiega. Brett è’ felice che il partito repubblicano sia finalmente fuori gioco, ma alla domanda ‘Cosa ti aspetti dal nuovo Presidente degli Stati Uniti?’ non esita a rispondere: “Promesse vuote e obiettivi mancati!”.

Birmingham-Alabama (U.S.A.), Novembre 2008